Alla sicurezza stradale serve più tecnologia per risolvere i comportamenti errati delle persone che causano il 90% degli incidenti. La tecnica già oggi può dimezzare le vittime della strada.
Alla presentazione del Rapporto sulla Sicurezza Stradale DEKRA 2016 - avvenuta a Roma lo scorso 26 ottobre - l’Amministratore, Toni Purcaro, ha evidenziato i punti principali e le azioni da mettere in campo, così come emerse dallo studio.
La premessa del Rapporto è incentrata sul rafforzamento del ruolo centrale dell’automobilista nel complesso sistema della mobilità.
Alcuni dati introduttivi:
- Più 10% di automobilisti sulle strade europee entro il 2030 (crescente «automobilità»)
- Il 90% degli incidenti è causato da errati comportamenti
- Guidatori inesperti e anziani sono i gruppi più a rischio
- La tecnologiaattraverso guida automatizzata e mobilità 4.0 può creare i giusti presupposti per la sicurezza
Negli ultimi due anni si è interrotto il trend positivo della diminuzione di morti sulle strade italiane ed europee, alcuni dati:
- Dal 2001 al 2014 si è registrato in Europa un calo del 53% dei morti per incidenti stradali.
- Nel 2014 i decessi nella Comunità sono stati 26.245.
- Gli obiettivi dell’UE prevedono per il 2020 un numero di decessi pari 15.750 e per il 2025 pari a zero,
Alla luce di quanto sopra, se non avviene un deciso cambio di marcia gli obiettivi appaiono impossibili da raggiungere.
Le cause sono quasi totalmente dovuto all’uomo ed all’uso errato delle nuove tecnologie.
Il 75% delle persone quando guidano telefonano, leggono e scrivono messaggi, moltissimi navigano in internet, vanno sui 'social'. Una situazione analoga si presenta per i pedoni.
A questo punto l’unica soluzione appare essere applicare in misura massiccia la tecnologia a supporto dell’errato comportamento umano.
Se il futuro appartiene alle auto autonome, ci sono ancora delle perplessità da parte delle persone sulla sua applicazione immediata, ma c’è una generale disponibilità all’utilizzo dei sistemi di assistenza alla guida già oggi presenti in molte auto.
La tecnica può salvare e nostre vite, può, già oggi dimezzare le morti per incidenti stradali che nel 2015 sono state in Italia
Le statistiche illustrate nel Rapporto DEKRA mostrano l’impatto sugli incidenti dei diversi sistema di assistenza alla guida, facciamo alcuni esempi:
- L’impianto frenante di emergenza ed i sistemi di assistenza di regolazione di velocità se presenti su tutte le auto ridurrebbero di quasi il 50% delle vittime.
- I sistemi di riconoscimento della stanchezza, abbinati a quelli che impediscono all’auto di partire se i livelli di alcool del guidatore sono superiori a quelli previsti dalla legge, che inibiscono l’impostazione dell’itinerario sul navigatore e dell’uso dei messaggi e di internet con l’auto in movimento il calo dei sinistri potrebbe avere un forte impulso, permettendo di raggiungere gli obbiettivi UE.
Ultimo punto determinante è quello dei controlli e delle revisioni dei mezzi: il parco veicoli circolati in UE è sempre più vecchio, ancor più in Italia, questo contrasta con tutte le soluzioni che abbiamo prospettato.
Servono controlli periodici più efficaci e più frequenti: REVISIONE 1.0 che è ancora fondamentale per ridurre al minimo la difettosità dei veicoli e i rischi connessi.
Al crescere dei sistemi automatizzati, sarà necessario intensificare i controlli con una REVISIONE 2.0 anche in considerazione della crescente complessità dei sistemi e del rischio di manipolazioni elettroniche.
LA TAVOLA ROTONDA
Nel corso della Tavola Rotonda che ha seguito la presentazione e che è stata chiusa da Alberto Da Silva, Amministratore Delegato di DEKRA Italia, sono state lanciate numerose proposte da parte degli autorevoli relatori:
Il Sen. Altero Matteoli, Presidente della Commissione Trasporti del Senato, nel confermare che è ripartito l’iter per l’approvazione del Nuovo Codice della Strada, fermo per le richieste fatte dalla Commissione Bilancio, ha rilanciato la proposta di rendere obbligatoria la scatola nera sulle auto.
L’On. Paolo Gandolfi, Segretario della Commissione Trasporti della Camera, ha evidenziato che le aree più a rischio sono quelle urbane ed ha richiamato alla necessità di una raccolta omogenea, puntuale ed efficace dei dati relativi alla Sicurezza Stradale, così come avviene in altri Paesi UE. Ma il punto centrale del suo intervento è stato quello della proposta di costituzione di un’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Stradale che metta allastesso tavolo i principali attori interessati, sia pubblici che privati.
Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, nel sottolineare che l’uso dello Smartphone causa continui momenti di cecità al volante, che, anche se della durata di pochi secondi, si traducono nel percorrere centinaia di metri senza controllo della strada e del mezzo con risultati devastanti.
La proposta di Guidoni è di obbligare le Provincie a utilizzare i proventi dell’aliquota del 3,5% applicata dalle Province alle assicurazioni delle autovetture, esclusivamente per lamanutenzione delle strade.
Giuseppe Bisogno, Direttore del Servizio della Polizia Stradale del Ministero dell’Interno, confermando la bontà generale della legge dell’”Omicidio Stradale” con la sola necessità di rivedere l’articolo relativo alle “lesioni gravi”, riflessione condivisa positivamente dall’On. Gandolfi, relatore della Legge, ha proposto di inasprire le pene per l’uso dell’Smartphone in auto applicando il ritiro immediato della patente ed il sequestro amministrativo del dispositivo.
Roberto Mastrangelo, vice direttore di esercizio di ANAS, ha informato sull’introduzione di speciali barriere di sicurezza progettate per salvare la vita ai motociclisti, ed ha approfondito il tema delle strade intelligenti, dotate di sensori e tecnologie digitali, annunciando che il primo tratto in Italia è realizzato sulla Salerno – Reggio Calabria.
Infine Enrico Pagliari, direttore tecnico di ACI, ha ribaditol’impegno dell’Automobil Club contro la distrazione alla guida, con campagne mirate e battenti come, ad esempio #guidaebasta, importanti anche in considerazione del fatto che il 25% dei morti sulla strada è neo patentato (in possesso della licenza da meno di 4 anni). Pagliari ha quindi confermato il sostegno di ACI per l’introduzione obbligatoria della “Scatola Nera” e del “freno di emergenza” su tutte le auto di nuova produzione.
LE PROPOSTE DI di DEKRA
Tecnologia
- Maggiore diffusione sul mercato dei sistemi di assistenza alla guida elettronici, anche con prezzi più bassi, illustrazione ed eventuale evoluzione dei sistemi di assistenza alla guida.
- Costante miglioramento del controllo tecnico dei veicoli inriferimento ai nuovi sistemi elettronici e alla tecnologia di comunicazione.
- Maggiore apertura per l’accesso delle organizzazioni preposte al controllo ai dati dei costruttori per la verifica dei sistemi elettronici.
- Elaborazione internazionale unitaria delle condizioni quadro legali per funzioni di guida altamente e totalmente automatizzate.
- Utilizzo intensificato dei registratori di incidenti (Event Data Recorder) per chiarire la dinamica degli eventi
Infrastrutture
- Incremento delle infrastrutture intelligenti (Comunicazione tra mezzo e infrastruttura).
- Ampliamento e riparazione sulle strade esistenti in ottica di una “strada che perdona gli errori”.
- Nella costruzione delle nuove strade si deve avere come obiettivo la “strada intuitiva”.
- A tutela dei centauri, incrementare il livello di installazioni di guardrail nelle curve, apportando un cosiddetto tirante continuo.
- Intensificare i controlli su strada a tutela della sicurezza.
- Integrare gli allestimenti tecnici in diversi tunnel stradali e ottimizzarli.
Fattore umano
- Cultura e promozione efficace di un comportamento ancora più consapevole e responsabile da parte di tutti gli utenti della strada.
- Armonizzazione in tutte l’UE di una procedura per la verifica di idoneità alla guida (es. il modello del sistema tedesco MPU).
- Verifica dell’idoneità alla guida non solo con un tasso alcolemico nel sangue pari a 1,6 g/l ma già da 1,1 g/l.
- Incremento della percentuale di passeggeri che allacciano la cintura in auto al 100%, anche con l’ausilio di controlli adeguati ed efficaci.
- Precoce educazione stradale, già nell’asilo ed alle scuole elementari.
- Unificazione, per quanto possibile, delle regole del traffico stradale in Europa.