Il diavolo ha la coda, non quattro ruote. Eppure per sindaci, ambientalisti e osservatori superficiali l'automobile è il male assoluto. In Italia dichiararle guerra è uno degli slogan elettorali più in voga. E il fisco si accanisce volentieri sul comparto, in nome di un ecologismo disinformato.
Eppure la verità è un'altra. Il nostro Pierluigi Bonora, oggi più che mai paladino della mobilità a motore, con un 'instant book' uscito in allegato al quotidiano “Il Giornale” giovedì 22 settembre 2016 dal titolo significativo ( Il diavolo non ha quattro ruote), sfata il mito dell'auto brutta, sporca e cattiva e spiega come i pregiudizi stiano uccidendo uno dei settori trainanti della nostra economia nel silenzio della politica.
Quella politica rimasta l'unica a non aver capito che l'auto è e resterà sempre il simbolo della libertà di movimento.